1750 | 9 luglio: l’Accademia di Digione assegna il premio al suo Discours sur les sciences et les arts. Inverno: pubblicazione del Discours. |
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1751 | Febbraio: lascia il posto di segretario e cassiere presso Francueil e vive facendo il copista di musica. Primavera: nascita del terzo figlio, anche questo messo agli «Enfants Trouvés».. 1ª luglio: esce il primo volume dell’Encyclopédie, nel cui Discours préliminaire d’Alembert menziona il primo Discours di Rousseau. Settembre-ottobre: escono numerose confutazioni del suo Discours. Rousseau scrive la Risposta al re di Polonia. Novembre: Lettre à Grimm sur la réfutation de son Discours par l’abbé Gautier. |
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1752 | Aprile: Réponse a M. Borde. Primavera-estate: compone l’intermezzo musicale Le Devin du village, prima opera comica francese. Agosto: è alla Chevrette, possedimento di Madame d’Épinay. 18 ottobre: viene rappresentato con grande successo a Fontainebleau, alla presenza di Luigi XV e con la partecipazione di Madame Pompadour come attrice, Le Devin du village; l’indomani Rousseau si rifiuta di presentarsi all’udienza reale e lascia Fontainebleau. 18 dicembre: viene rappresentata al Théâtre Français, con scarso successo, la sua commedia Narcisse ou L’amant de lui-même, con un importante Préface di carattere teorico. |
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1753 | Le Devin du village è rappresentato all’Opéra. Novembre : nella foresta di Saint-Germain medita sul nuovo tema proposto per un concorso dall’Accademia di Digione: «Qual è l’origine dell’ineguaglianza tra gli uomini?». Pubblicazione della Lettre sur la musique française. Dicembre: Parigi è un rumore per la sua apologia della musica italiana, che è anche un processo a quella francese, accolta con le più vive reazioni dell’ambiente teatrale; gli viene rifiutato l’ingresso all’Opéra. Il celebre pittore Maurice Quetin de la Tour espone al Salon un ritratto a pastello di Rousseau (il cui originale, tante volte replicato, è andato perduto). |
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1754 | 3 febbraio: diverbio col barone d’Holbach, il più decisivo materialista tra i «filosofi», che Rousseau considererà il capo spirituale della «cricca» a lui ostile. 1ª giugno: parte con Thérèse per Ginevra; di passaggio a Chambéry, dove i due si recano a far visita a Madame de Warens, scrive la dedica alla Repubblica di Ginevra del Discours sur l’origine de l’inégalité, composto tra il dicembre 1753 e il maggio 1754, e già terminato al momento della partenza da Parigi. Estate: Abiura il cattolicesimo, è riammesso nella Chiesa calvinista e reintegrato nei suoi diritti di «cittadino di Ginevra». Elabora il piano, già abbozzato, delle Institution politiques. Ottobre: ritorna a Parigi, dove riceve l’incarico di preparare degli estratti delle opere e dei manoscritti dell’abate di Saint-Pierre, morto nel 1743. Il Discours sur l’inégalité è pronto per la stampa. Scrive l’articolo sull’Économie politique per l’Encyclopédie. |
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1755 | Aprile: pubblicazione del Discours sur l’inégalité; 18 Giugno: il Primo Sindaco di Ginevra Jean-Louis Chouet gli scrive di aver ricevuto copia del secondo Discours. 30 Agosto: Voltaire gli scrive ringraziandolo per l’invio del suo «nuovo libro del genere umano». Visita a Madame d’Épinay alla Chevrette, ai confini della foresta di Montmorency. 10 Ottobre: risponde alla lettera di Voltaire. Novembre: esce nel V volume dell’ Encyclopédie l’articolo sull’ Économie politique. |
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1756 | Gennaio:Il «Mercure de France» pubblica la sua risposta a Charles Bonnet («Philopolis») a proposito del secondo Discours. 9 Aprile: Lascia Parigi e si trasferisce all’Ermitage, una casetta fatta appositamente allestire per lui da Madame d’Épinay nel suo dominio della Chevrette presso Montmorency. Vive tra i campi e i boschi, lavora intensamente:compone gli Estratti e i Giudizi sugli scritti dell’abate di Saint-Pierre, comincia ad elaborare la Nouvelle Héloïse e l’Émile, stende il primo abbozzo del Contrat social (il cosiddetto «Manoscritto di Ginevra»).18 Agosto: scrive a Voltaire la Lettre sur la Providence in risposta ai suoi poemi Sur la loi naturelle e Sur le désastre de Lisbonne. |
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1757 | Gennaio-febbraio: primi contrasti con Diderot. Primavera-estate: scoppia la sua passione per Elisabeth-Sophie d’Houdetot. Peggiorano le sue relazioni con Grimm, Saint-Lambert e Diderot. Autunno: si riconcilia con Diderot. Novembre: pubblicazione del VII volume dell’Enciclopédie con l’articolo di d’Alembert su Genève. Definitiva rottura con il gruppo dei «filosofi». Dicembre: Madame d’Épinay lo invita a lasciare l’Ermitage, e Rousseau si trasferisce in una casetta a Montlouis presso il villaggio di Montmorency. |
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1758 | A marzo scrive la Lettre à d’Alembert in risposta al suo articolo su Genève. 6 maggio: Madame d’Houderot gli scrive una lettera di rottura. Settembre-ottobre: la Lettre à d’Alembert giunge stampata a Parigi e vi è messa in vendita. Termina i lavori sugli scritti dell’abate di Saint-Pierre e la Nouvelle Héloïse, e comincia la composizione dell’Émile e del Contrat social. |
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1759 | Gennaio: Lettre au pasteur J. Vernes. Maggio : da Montlouis si trasferisce al castello di Montmorency, ospite del maresciallo di Luxembourg e di sua moglie, dei quali è diventato amico; qui compose il quinto libro dell’Émile. Fine luglio: torna nella casetta di Montlouis, dove riceve numerose visite. A novembre: rifiuta un posto di redattore al «Journal des Savants». |
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1760 | Prosegue la composizione dell’Émile e del Contrat social. Giugno: pubblicazione non autorizzata della sua Lettre a Voltaire sur la Providence. |
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1761 | Gennaio : la Nouvelle Héloïse, messa in vendita a Parigi, vi ottiene un grande successo, consacrandolo scrittore presso il gran pubblico.A dicembre Marc-Michel Rey ristampa ad Amsterdam l’Émile, e intanto riceve il manoscritto definitivo del Contrat Social. |
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1762 | Gennaio : scrive le quattro Lettres à M. de Malesherbes, importanti dal punto di vista autobiografico. (Saranno pubblicate postume nel 1779). Aprile-maggio: escono il Contrat Social e subito dopo l’Émile. 9 giugno: il Parlamento di Ginevra condanna l’Émile ad essere bruciato e spicca mandato di cattura contro l’autore. Quel giorno stesso Rousseau. fugge da Montmorency e ripara a Yverdon nel Cantone di Berna. 19 giugno: il Piccolo Consiglio di Ginevra condanna il Contrat Social e l’Émile ad essere bruciati come opere «temerarie, scandalose, empie, tendenti a distruggere la religione cristiana e tutti i governi» e ordina che l’autore, nel caso si rechi nel territorio della Repubblica, sia arrestato e processato. A luglio, espulso da Yverdon, si rifugia a Môtiers-Travers, nella contea di Neuchâtel, appartenente al re di Prussia, dove lo raggiunge Thérèse e dove resterà oltre un anno. Muore Madame Warens. 28 agosto: pubblicazione del Mandement dell’Arcivescovo di Parigi Cristophe de Beaumont contro l’Émile e il Contrat Social. Settembre: adotta l’abito armeno. Ottobre: comincia a scrivere la Lettre à Cristophe de Beaumont. |
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1763 | 1ª gennaio: spedisce all’editore Rey ad Amsterdam il manoscritto della Lettre all’Arcivescovo di Parigi, che esce nel marzo. Aprile: è naturalizzato cittadino di Neuchâtel. 29 aprile: il Piccolo Consiglio di Ginevra vieta la ristampa nel territorio della Repubblica della Lettre à Cristophe de Beaumont. 12 maggio: con lettera al primo Sindaco Jacob Favre, rinuncia per sempre al suo diritto di cittadinanza e borghesia nella Città e Repubblica di Ginevra. 18 giugno: prima «réprésentation» in sua difesa presentata al Primo Sindaco di Ginevra dai «représentants». 8 agosto: seconda «représentation». 20 agosto: terza protesta dei «représentants». 31 agosto: il Procuratore Generale di Ginevra Jean-Robert Tronchin risponde alle «remontrances» respingendole. 29 settembre: replica dei «représentants». 27 settembre-23 ottobre: pubblicazione delle Lettres écrites de la montagne. 25 ottobre: chiede a Jacques-François De Luc la documentazione necessaria. Fine dell’anno: riceve a Môtiers le opere inviategli dal De Luc. |
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1764 | A maggio: muore il suo grande amico maresciallo di Luxemburg, a luglio invia, all’editore Rey, il manoscritto delle Lettres de la montagne.In estate: si reca a Thonon per incontrarsi con i dirigenti del partito ginevrino dei représentants, a settembre riceve una lettera di Matteo Buttafuoco, che lo invita a scrivere un progetto di costituzione per la Corsica. Novembre-dicembre: diffusione delle Lettres écrites de la montagne. Voltaire pubblica anonimo il Sentiment des citoyens, in cui accusa Rousseau. di ateismo e antipatriottismo e rivela che egli ha abbandonato i figli avuti da Thérèse Levasseur. |
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1765 | Escono diverse confutazioni delle Lettres écrites de la montagne; Voltaire prosegue la sua campagna contro Rousseau con il Sentiment des jurisconsultes e il Préservatif. 12 febbraio: il Piccolo Consiglio di Ginevra condanna le Livres écrites de la montagne. Primavera: rottura con il pastore di Môtiers Frédéric-Guillaume de Montmollin. 8 settembre: abbandona Môtiers e si trasferisce nell’isolotto di Saint-Pierre in mezzo al lago di Bienne. Reca con sé le note scritte a gennaio per il Projet de constitution pour la Corse, che non saranno più né completate né rielaborate. 16 ottobre: espulso dal Senato di Berna, abbandona Saint-Pierre e parte per Bienne, Basilea, Strasburgo, dove soggiorna fino a metà dicembre (a questo punto termina il racconto delle Confessions). 16 dicembre: giunge acclamato a Parigi, dove alloggia presso il principe dei Conti. |
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1766 | Gennaio: parte con Hume da Parigi per Londra, in febbraio lo raggiunge Thérèse. A Marzo: parte per Wootton nello Staffordshire, dove trascorrerà un anno ospite di Hume, proseguendo la composizione delle Confessions. Giugno-luglio: inizio del contrasto (per corrispondenza) con Hume. Ritratto a olio eseguito dal pittore inglese Allan Ramsay. |
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1767 | Aprile: porta a termine la prima parte delle Confessions. 1ª maggio: parte da Wootton e torna in Francia sotto il falso nome di Renou, riprendendo la vita errante: Calais, Amiens, dove passa dieci giorni, Fleury-sous-Meudos ospite di Mirabeau, Trye-le-Château ospite del principe di Conti. |
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1768 | Giugno: parte per Lione, Grenoble, Chambéry (pellegrinaggio sulla tomba di Madame de Warens). Agosto: prende alloggio a Bourgoin nel Delfinato, dove lo raggiunge Thérèse, ch’egli sposa civilmente il 30 agosto. |
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1769 | Gennaio: si sistema a Monquin presso Bourgoin nel Delfinato. Si dedica all’erboristica e compone i libri VII-XII delle Confessions. L’edizione delle sue Oeuvres complètes vengono pubblicate dal Rey. |
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1770 | 26 febbraio: importante lettera autobiografica al Saint-Germain, in cui è esposto il complotto della cricca holbachiana, diretta dal duca di Choiseul, Grimm e Diderot. 10 aprile: lascia Monquin per Lione. Giugno: sottoscrive per una statua a Voltaire. Estate: ritorna a Parigi. Riprende il mestiere di copista e continua ad occuparsi di erboristica. Dicembre: termina le Confessions, di cui si fanno le prime letture nei «salons», che preoccupano i «filosofi». Ottobre: il conte Wielhorski, inviato della Confederazione polacca a Parigi, lo convince a redigere un progetto di riforma per la sua patria. Inverno: comincia a scrivere le Considération sur le gouvernement de Pologne. |
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1771 | Febbraio-maggio: lettura delle Confessions davanti al principe ereditario di Svezia e alla contessa d’Egmont. Madame d’Épiday ottiene dal Luogotenente di Polizia che gli vietino tali letture. Aprile-giugno: termina le Considérations sur le gouvernement de Pologne, le corregge e le mette in bella copia. |
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1772 | Inizia la redazione dei Dialogues intitolati Rousseau juge de Jean-Jacques. |
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1773 | Vita solitaria, divisa tra l’attività di copista che gli dà da vivere, la botanica e la composizione dei Dialogues. |
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1774 | Amicizia con Gluck, che gli commette delle copie musicali. Assiste alla prima di Iphigénie di Gluck all’Opéra. Maggio: scrive l’introduzione al suo Dictionnaire de Botanique. Giugno compone la musica del primo atto di Daphnis et Chloé. Agosto: assiste alla prima di Orphée et Eurydice di Gluck. Novembre: compone una nuova musica per Le Devin du village. Ha inizio la pubblicazione della Collection compléte delle sue opere (edizione di Londra). |
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1775 | Ottobre: viene rappresentato con grande successo alla Comédie Française la sua pantomima Pigmalion. |
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1776 | 24 febbraio: tenta di deporre i Dialogues sull’altare di Notrê-Dame; non riuscendovi, il giorno dopo ne consegna il manoscritto a Condillac. Aprile: distribuisce per strada il «pamphlet» A tout François aimant la justice et la verité, e lo invia ai suoi corrispondenti. Autunno: prima Promenade delle Rêveries du promeneur solitarie. 24 ottobre: incidente di Ménilmontant, riferito nella seconda Promenade. Dicembre: un giornale diffonde la falsa notizia della sua morte. |
1777 | Gennaio: seconda Promenade. Primavera-estate: quarta, quinta, sesta e settima Promenade. Agosto: rinuncia al lavoro di copista. |
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1778 | Gennaio-febbraio: ottava Promenade. Marzo: nona Promenade. 12 aprile: compone l’inizio della decima Promenade, che rimarrà incompiuta. 2 maggio: consegna diversi manoscritti al vecchio amico ginevrino Paul Moultou. 20 maggio: si trasferisce a Ermenonville, ospite del marchese René de Girardin. 30 maggio: morte di Voltaire. 2 luglio: Rousseau muore improvvisamente ad Ermenonville. 3 luglio: lo scultore Jean-Antoine Houdon prende la sua maschera mortuaria, in base alla quale eseguirà il busto in bronzo alla foggia antica che si trova al Louvre. 4 luglio: è sepolto nell’isoletta dei Pioppi, donde le sue spoglie saranno trasportate nel Panthéon di Parigi nell’ottobre 1794. |