R a c c o n t i f a n t a s t i c i
Paesaggi esoterici per la terza età
indice
1 – Vita media – 2. Qui giace il cuore – 3. Il compleanno – 4. Braccio della morte: il rinvio – 5. La religione dell’ultimo raggio – 6. Il sogno di Botero – 7. Vuole che le racconti una storia? – 8. Afrodisia – 9. Griffe: il trionfo del Made in Italy – 10. Fantasmi – 11. Metemaorfosi
Invito alla lettura
1 – Vita media. Finalmente il paradiso in terra
Si guardò ancora indietro. Con legittimo orgoglio ripensò alla fatica, alle battaglie degli anni della gioventù, all’esaltante avventura del “grande Progetto”. Ricordava bene, lo ricordava sempre, il giorno e l’ora della convocazione di fronte al Presidente: lui, proprio lui era stato scelto. Trasformare la precarietà della vita su una terra posta ormai all’estremo rischio, in una opportunità di beatitudine, in un paradiso terrestre. E come non accettare? Le ore di lavoro non le aveva contate più. Il tempo passava come un fremito di eccitazione immerso nell’entusiasmo dei ricercatori e nell’ebbrezza delle scoperte che, giorno dopo giorno, i laboratori gli avevano riservato.
2 – Qui giace il cuore. Storia d’nverno
Nel cuore della notte, Rufus si aggira spietato ed eccitato nella sua casa. Schiude la porta dove sono ospitati i pellegrini e i loro tesori. Apre, ascolta col fiato sospeso: silenzio. Gli ospiti dormono. Tutto accade in un solo istante: una scure, due, tre, quattro colpi ben assestati nel pagliericcio che ospita allievo e maestro e si inzuppa di sangue innocente. Ora ecco: ancora lordo di orrore e di intimo piacere, Rufus deve far scomparire ogni traccia. Ci ha già pensato, ha previsto tutto. Giù nella cava è pronto il sepolcro sconsacrato delle vittime. Pietre, calce e cazzuola. I corpi martoriati vengono murati nel silenzio e per sempre. Poi su e giù, giù e su: pulizia, scomparsa di ogni possibile traccia. La notte è passata e il bottino recuperato, messo al sicuro.
3. Il compleanno. Passato e futuro, bilanci e progetti
È molto diffuso, è capitato a tutti e talvolta diviene consuetudine: una procedura oracolare di buona auspicio che ha ritmo, scadenze e ritualità ben definite. Succede di norma al volgere dell’anno o in occasione del compleanno. Dico di quella circostanza nella quale ci si piega un po’ su se stessi, si cerca il silenzio e, in solitudine, si fa il bilancio del tempo passato in vista dell’imminente futuro. È quel momento in cui ci si racconta la storia di tutta la vita, quel racconto che chiamiamo esperienza, si richiamano i ricordi i quali a loro volto richiamano le emozione e queste dettano infine i giudizi su tutto quel che accaduto è e su quanto ancora ci si può aspettare. Un momento solenne che sembra dovere presiedere alla rigenerazione del tempo stesso: bilanci e progetti, passato e futuro. Che dire di più?
1. Braccio della morte. Il rinvio
Quando sei lì, quando sei a quel punto tutti i ricordi vogliono uscire insieme e tu non sai più cosa ricordare. Dov’è la gerarchia? cosa vuoi ricordare davvero, cosa devi ricordare? Il terrore è una mancanza di gerarchia nei ricordi: qual è l’ultimo pensiero possibile? Che cosa devi ricordare, portarti via per sempre e qual è l’ultimo pensiero possibile, la chiave giusta della redenzione? alla fine, proprio adesso e adesso: ora cosa devi pensare? E’ così: tu pensi ai tuoi pensieri e li lasci andare e il loro libero fluire senza più governo produce una indicibile invasione interiore che ti rapisce, ti porta via per sempre. La paura, il terrore vero, vengono dopo.
5. La religione dell’ultimo raggio. Le più recenti ricerche sul culto della Dea Gamer
Gli Assua furono, con ogni probabilità, una popolazione medio orientale della cui esistenza ci da notizia una edizione tardiva dell’Avesta che proprio Berto Maror, massimo esperto in filologia iranica, ha riportato alla luce qualche anno fa in occasione dell’analisi di un fondo di papiri copti persi in un luogo dell’Etiopia di cui si continua celare il nome. Pochi frammenti e difficili da interpretare. Si avanza l’ipotesi che questa tribù iranica di epoca preachemenide abbia in qualche modo costituito il nucleo originario delle cultura dell’altipiano, là dove le vette più alte delle montagne e i deserti che le circondano, non hanno mai favorito stabili insediamenti umani.
6. Il sogno di Botero. Un sogno che svela l’intero universo
Il professor Botero, ormai vecchio, vive una vita appartata, consuetudinaria fatta di orari precisi e puntualmente rispettati. A segnare il suo vecchio orologio biologico sono il giorno e la notte, sempre così. Botero di notte sogna, di giorno aspetta la notte per poter sognare. Ma vi è un sogno, che svela un intero universo. È un sogno ricorrente.
7. Vuole che le racconti una storia? Chiuse gli occhi e … più niente.
Gromo riuscì ad abbandonarsi, a farsi portare. Capì che bisognava fare un passo in più, un piccolo passo. Sul suo corpo pesava la luce rosea di un tramonto infinito, pesava la spiaggia, il mare, il respiro profondo, il peso leggero di un contatto impalpabile. Sentì anche un rumore di fondo, un ciarlare di mille e mille parole che scivolavano via come nuvole bianche, sentiva il timbro mutevole dei suoni di parole appena sconosciute eppure del tutto familiari. Parole presenti.
8. Afrodisia, passato e presente di antichi misteri
Ad Afrodisia si sta bene e ci si vuole bene. Che dire di più? Certo mi capisci. Ecco, e poi c’è il premio finale, la meta vera ed è per quella che sei andato li. La vasca rituale immensa e il tempio. Lo sai, lo senti che qualcuno ti chiama, che ti vuole. È Afrodite divina fatta di un corpo che hai sempre sognato, un ordine delle forme raccolto e schivo, una promessa di sempre ancor prima che un sogno. È a quel punto che anche il profumo dei cedri si fa sensuale, come a volte di primavera ti capita in Sicilia quando passi a fianco ai giardini di zagare e limoni. È un profumo inconfondibile, eccitante, di donna e di eterna giovinezza. È la dea.
9. Griffe: il trionfo del Made in Italy. Un Racconto del terzo millennio
Dopo il successo mondiale dell’EXPO 2015, Milano ha conquistato definitivamente il primato di città del lusso, della moda, del gusto e del design. È un faro di civiltà che illumina il mondo. Alberini, la sua città la conosce bene, la ama profondamente e sa metterla a profitto in tutto il suo splendore; la vive davvero e ci aiuta a conoscerla.
10. Fantasmi … e volar fra le nubi
Gromo aveva pensato e ripensato a quello stato di leggerezza, a lungo aveva pregustato, negli ultimi giorni di sole, il senso di mobilità nel vuoto osservando la corsa delle nubi e il frusciare delle foglie; con tutta la concentrazione di cui ancora era capace aveva accolto e trattenuto in se ogni corrente d’aria, ogni spiffero. Ricordando a mente le arie del divino Mozart, aveva cercato di coglierne tutta l’eterea consistenza. E tuttavia ogni immaginazione, ogni pensiero, persino ogni stato di ascesi, risultava una pallida banalità rispetto alla sua reale condizione presente. Era divenuto un fantasma.
11. Metamorfosi, l’inevitabile fine di Berto Romero
Romero, per gli amici di un tempo Rom, ha una storia, ma non ha fatto storia, la sua biografia è improponibile all’interesse di chiunque salvo per le vicende che ne hanno caratterizzato la scomparsa e che solo oro possono essere rivelate senza che ciò susciti disagio alla famiglia e agli amici i quali hanno voluto cancellare la memoria per l’insieme dei motivi che mi appresto a raccontare.